C'è stato un tempo in cui avevo la presunzione di credere che io fossi integra. Che i miei ragionamenti fossero sempre giusti, frutto di una logica e di un rigore indiscutibili. Mi sbagliavo. La vità è veramente una continua sorpresa, quando pensi di aver già vissuto abbastanza per capire come va il mondo, ecco che succede qualcosa che scombussola il tuo essere e il tuo quieto vivere. E così ti metti in discussione e non saprai mai se ne uscirai vinto o vincitore. Ma poi ti rendi conto che non esistono vincitori, nè vinti. Esiste solo la consapevolezza, e la capacità di convivere con se stessi, conoscendo i propri difetti, cercando di comprenderli e di accettarli. Fin da piccola sono sempre stata un "treno", che va dritta nella sua direzione e che non sente ragioni. Quando mi mettevo una cosa in testa io, che sia una decisione, un pensiero, un parere, un giudizio, era quello. C'era poco da fare. Tante volte ho peccato di presunzione continuando ad essere convin...
Io devo scrivere perché sennò sclero, non mi interessa che tu condivida il mio pensiero. (cit. CapaRezza)