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Un vuoto pieno (Parte 2)

No, stavolta non scriverò lettere a caso cercando di esprimere il tutto che ho dentro, che poi è niente. Stavolta esprimerò il mio vuoto pieno a parole, cercando di capire cos'è quella sensazione di  pienamente vuoto che ho dentro. Non è detto che ci riuscirò. In 4 anni la mia vita è stata una rapida salita verso qualcosa di meglio, oggettivamente. Estate 2015. Casa. Solitudine. Prigionia. Estate 2016. Diploma, soddisfazioni, nuove amicizie, mare. Estate 2017-18. Libertà. Indipendenza economica. Lavoro. Casa. Estate 2019. Libertà assoluta. Patente. Macchina di proprietà. Buon Lavoro. Ed estate 2020? Beh probabilmente avrò una nuova casa, dei mobili miei e sarò anche una moglie. Se tutto va così bene nella mia vita, se c'è tutta questa pienezza perché allora mi sento così... vuota? In questi anni ho sempre dato delle motivazioni ben chiare alla mia infelicità: Libertà negata, mancanza di soldi, mancanza di lavoro. Adesso ho tutte e tre le cose. E anche di più. Ho una casa, una macchina, una persona accanto che mi ama tantissimo. E quindi? Dove sta il problema? Non lo so. Forse la verità è che la felicità davvero non sta in un obiettivo, in uno stato sociale. Non sta nel trovare una persona che ti ama, non sta nei soldi.. non sta nel lavoro. Allora dove sta? La felicità è un modo di essere, un modo di affrontare la vita.
Sono grata della vita che mi sta intorno, guardo gli altri con un amore che va al di là di ciò che la persona che mi sta di fronte è realmente. Cerco di accettare tutti con i loro pregi e difetti, perché la bellezza del creato sta proprio nella sua imperfezione, nella sua imprevedibilità. A volte mentre sto guidando penso a quanto sia meraviglioso tutto ciò che mi circonda. Ma poi improvvisamente  mi sento triste, e sola. Non riesco a vedermi parte di questo magnifico universo che vedo attraverso i miei occhi. Mi sento come una persona in disparte, che guarda le cose da un vetro, che si affaccia e guarda la vita, quella di tutti ma non la sua. Avevo questa identica sensazione anche anni fa, mi dicevo "è perché sono rinchiusa.", "è perché non ho soldi" , "è perché non ho un lavoro" , "è perché non ho finito la scuola". Errato. Errato. Errato...Errato.
 Oggi sono piena, ma dentro sono ancora maledettamente vuota.

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