Può una persona profonda essere insensibile?
Si, mi reputo una persona profonda. Non riesco a sorvolare le cose e cerco di andare sempre nel profondo di queste, studiandole e capendole il più possibile, finchè sono soddisfatta. Il problema è che non mi reputo sensibile. "Cuore di ghiaccio" mi chiamano molti. E' vero, è difficile che io mi possa emozionare per qualcosa. Ma perchè una persona non si emoziona? O non si medesima tanto nella situazione oppure non crede che ciò che sta vedendo/vivendo/sentendo non fa parte del suo universo razionale. Ovvero non condivide quelle idee, in modo tale da non suscitare nessuna emozione più o meno forte in se stessi. Ora, non dico che riesco sempre ad immedesimarmi nelle "parti", ma la maggior parte delle volte mi succede, cercando così di aprire i miei orizzonti in diversi punti di vista e di pensiero, esprimendo ovviamente anche la mia. Ovviamente questo primo punto è in correlazione col secondo. Se c'è una situazione che non tollero, ovviamente non riesco ad immedesimarmi nella situazione, perchè trovo che il tutto sia assurdo. Ora credo che una persona sensibile sia un individuo abbastanza debole emotivamente, ovvero capace di essere influenzato in ogni modo nel suo universo sensibile ed emotivo. Fino a tempi recentissimi ho creduto che io facessi parte in tutto e per tutto nella categoria "senza cuore". E ho sempre preso questo epiteto affibiatami per buono, in quanto anch'io convinta che fosse così. Recentemente però ho notato che questa cosa sta cambiando. Riesco molto meglio ad immedesimarmi e a trovare un collegamento personale che riesca a farmi intenerire. Credo appunto che questo sia dato dalla mia inarrestabile cuoriosità e forza di scoprire ed approfondire gli argomenti/fatti/avvenimenti che mi interessano specificatamente. Per rispondere quindi alla domanda, non posso definirmi profonda e non sensibile. E' una cosa razionalmente impossibile. Quindi si, anche la glaciale Alessia si sta intenerendo. Essere sensibile poi non significa solo commuoversi di fronte un'opera commovente, ma significa anche allargare i propri orizzonti in universi emotivi nuovi, che magari ti portano a capire certe cose, che con la tua sola esperienza non potresti mai capire, o capire in tempi tardi. Ma passiamo ad altro.
In questi giorni sto riflettendo molto su quello che sono io, e quello che si aspetta da me il mondo. E quindi sulla vita. Riflettere su questo argomento, alla mia età mi sembra abbastanza comune ed evidente, per non dire scontato. Ma comunque non è un argomento da sottovalutare o peggio ancora ignorare.
Credo che il rapporto tra l'uno e il molteplice sia molto complesso, e non è facile stabile un equilibrio vitale tra i due, specialmente, nel caso specifico, nella situazione mondiale sociale attuale. E' come una lotta tra opposti, per stabile un equilibrio che non scompensi nessuna parte, nessuna libertà, nessun diritto dell'altro, che poi sarebbe il molteplice o l'unità stessa. Credo che una cosa importante in quest'equilibrio sia il raggiungimento di una forza interna che ci permetta di interagire con il mondo spontaneamente e istintivamente. Una cosa da evitare è appunto la troppa riservatezza. Vedere il mondo come qualcosa di lontano, sconosciuto, di diverso non è di certo un aiuto per trovare l'equilibrio, ma bensì un ostacolo. Il mondo siamo noi. Ed è straordinario nelle sue sfaccettature, è straordinario anche per gli esseri che lo popolano, per le arti che che si formano e vivono. Il punto è trovare quell'attività che ti permetta di raggiungere un equo rapporto tra te e il resto. Che ti permetta di dire che anche tu fai parte del mondo, perchè svolgi un servizio che SOLO TU puoi fare. Non bisogna dimenticare che "ognuno è UNICO e IRRIPETIBILE", diceva una mia isegnante, ed io le sono totalmente d'accordo. Per questo ognuno è indispensabile per il mondo. Uno dei miei libri preferiti parla di "vocazione" intesa proprio come indole per fare qualcosa, come se fossimo nati per dare un nostro contributo all'umanità o più in generale alla vita, attuando appunto un'attività che non solo ci gratifica, ma amandola la trasmettiamo agli altri per un sapere comune. Se tutti davvero seguissero questo modus vivendi, il mondo sarebbe certamente differente. Un'altro punto importante per definire quest'equilibrio è la capacità di accontentarsi. E' chiaro che non possiamo avere tutto dalla vita, e la vita non può avere tutto da noi. Una cosa che mi svia molto da questa concezione è appunto il mio "perfezionismo", inteso come avere il meglio del meglio nel campo dei miei interessi, non solo a livello materiale, ma anche in quello di formazione e in quello socio-sensibile. Non è una cosa facile. Anzi, è una cosa RARISSIMA da raggiungere. Molti di questi fattori non dipendono solo dall'individuo. E' vero che volere è potere, ma fino ad un certo punto, è ovvio. Per quanto una persona possa essere determinata e con personalità forte, ci sono le cosiddette "cause maggiori", cioè eventi che non si posso raggiarere o risolvere. Per carità, la determinazione e la forza d'animo portano lontano, ma non nell'infinito. Con queste qualità puoi andare sino ad un certo punto poi subentrano cose della vita che non coinvolgono l'unità ma il molteplice, rendendo l'attuazione dei fatti non facile. Non tutti hanno norme etiche nel proprio comportamento o pensiero. O non tutti possiedono i giusti investimenti per riuscire nella "impresa". Per ciò, amare e accettare quel che si ha, e trarre il meglio delle proprie possibilità sarà uno dei miei prossimi obiettivi da raggiungere. Non è facile spostarmi in questa concezione, ma è la vita. Sono io a dovermi adattare a lei, non lei a me. Passiamo ad argomenti più frivoli...
Dal 18 al 21 Novembre si terrà una "fiera tecnologica" promossa da expoBIT (Salone Euromediterraneo dell'innovazione Teconologica), il depliant diceva così:
Comunque s'è fatto tardi, e non posso stare qui a scrivere tutto il giorno! XD Quindi vi saluto, Dio vi benedica tutti e...
....ALLA PROSSIMA NEWS e/o flash mentale xD
Si, mi reputo una persona profonda. Non riesco a sorvolare le cose e cerco di andare sempre nel profondo di queste, studiandole e capendole il più possibile, finchè sono soddisfatta. Il problema è che non mi reputo sensibile. "Cuore di ghiaccio" mi chiamano molti. E' vero, è difficile che io mi possa emozionare per qualcosa. Ma perchè una persona non si emoziona? O non si medesima tanto nella situazione oppure non crede che ciò che sta vedendo/vivendo/sentendo non fa parte del suo universo razionale. Ovvero non condivide quelle idee, in modo tale da non suscitare nessuna emozione più o meno forte in se stessi. Ora, non dico che riesco sempre ad immedesimarmi nelle "parti", ma la maggior parte delle volte mi succede, cercando così di aprire i miei orizzonti in diversi punti di vista e di pensiero, esprimendo ovviamente anche la mia. Ovviamente questo primo punto è in correlazione col secondo. Se c'è una situazione che non tollero, ovviamente non riesco ad immedesimarmi nella situazione, perchè trovo che il tutto sia assurdo. Ora credo che una persona sensibile sia un individuo abbastanza debole emotivamente, ovvero capace di essere influenzato in ogni modo nel suo universo sensibile ed emotivo. Fino a tempi recentissimi ho creduto che io facessi parte in tutto e per tutto nella categoria "senza cuore". E ho sempre preso questo epiteto affibiatami per buono, in quanto anch'io convinta che fosse così. Recentemente però ho notato che questa cosa sta cambiando. Riesco molto meglio ad immedesimarmi e a trovare un collegamento personale che riesca a farmi intenerire. Credo appunto che questo sia dato dalla mia inarrestabile cuoriosità e forza di scoprire ed approfondire gli argomenti/fatti/avvenimenti che mi interessano specificatamente. Per rispondere quindi alla domanda, non posso definirmi profonda e non sensibile. E' una cosa razionalmente impossibile. Quindi si, anche la glaciale Alessia si sta intenerendo. Essere sensibile poi non significa solo commuoversi di fronte un'opera commovente, ma significa anche allargare i propri orizzonti in universi emotivi nuovi, che magari ti portano a capire certe cose, che con la tua sola esperienza non potresti mai capire, o capire in tempi tardi. Ma passiamo ad altro.
In questi giorni sto riflettendo molto su quello che sono io, e quello che si aspetta da me il mondo. E quindi sulla vita. Riflettere su questo argomento, alla mia età mi sembra abbastanza comune ed evidente, per non dire scontato. Ma comunque non è un argomento da sottovalutare o peggio ancora ignorare.
Credo che il rapporto tra l'uno e il molteplice sia molto complesso, e non è facile stabile un equilibrio vitale tra i due, specialmente, nel caso specifico, nella situazione mondiale sociale attuale. E' come una lotta tra opposti, per stabile un equilibrio che non scompensi nessuna parte, nessuna libertà, nessun diritto dell'altro, che poi sarebbe il molteplice o l'unità stessa. Credo che una cosa importante in quest'equilibrio sia il raggiungimento di una forza interna che ci permetta di interagire con il mondo spontaneamente e istintivamente. Una cosa da evitare è appunto la troppa riservatezza. Vedere il mondo come qualcosa di lontano, sconosciuto, di diverso non è di certo un aiuto per trovare l'equilibrio, ma bensì un ostacolo. Il mondo siamo noi. Ed è straordinario nelle sue sfaccettature, è straordinario anche per gli esseri che lo popolano, per le arti che che si formano e vivono. Il punto è trovare quell'attività che ti permetta di raggiungere un equo rapporto tra te e il resto. Che ti permetta di dire che anche tu fai parte del mondo, perchè svolgi un servizio che SOLO TU puoi fare. Non bisogna dimenticare che "ognuno è UNICO e IRRIPETIBILE", diceva una mia isegnante, ed io le sono totalmente d'accordo. Per questo ognuno è indispensabile per il mondo. Uno dei miei libri preferiti parla di "vocazione" intesa proprio come indole per fare qualcosa, come se fossimo nati per dare un nostro contributo all'umanità o più in generale alla vita, attuando appunto un'attività che non solo ci gratifica, ma amandola la trasmettiamo agli altri per un sapere comune. Se tutti davvero seguissero questo modus vivendi, il mondo sarebbe certamente differente. Un'altro punto importante per definire quest'equilibrio è la capacità di accontentarsi. E' chiaro che non possiamo avere tutto dalla vita, e la vita non può avere tutto da noi. Una cosa che mi svia molto da questa concezione è appunto il mio "perfezionismo", inteso come avere il meglio del meglio nel campo dei miei interessi, non solo a livello materiale, ma anche in quello di formazione e in quello socio-sensibile. Non è una cosa facile. Anzi, è una cosa RARISSIMA da raggiungere. Molti di questi fattori non dipendono solo dall'individuo. E' vero che volere è potere, ma fino ad un certo punto, è ovvio. Per quanto una persona possa essere determinata e con personalità forte, ci sono le cosiddette "cause maggiori", cioè eventi che non si posso raggiarere o risolvere. Per carità, la determinazione e la forza d'animo portano lontano, ma non nell'infinito. Con queste qualità puoi andare sino ad un certo punto poi subentrano cose della vita che non coinvolgono l'unità ma il molteplice, rendendo l'attuazione dei fatti non facile. Non tutti hanno norme etiche nel proprio comportamento o pensiero. O non tutti possiedono i giusti investimenti per riuscire nella "impresa". Per ciò, amare e accettare quel che si ha, e trarre il meglio delle proprie possibilità sarà uno dei miei prossimi obiettivi da raggiungere. Non è facile spostarmi in questa concezione, ma è la vita. Sono io a dovermi adattare a lei, non lei a me. Passiamo ad argomenti più frivoli...
Dal 18 al 21 Novembre si terrà una "fiera tecnologica" promossa da expoBIT (Salone Euromediterraneo dell'innovazione Teconologica), il depliant diceva così:
Expobit 2010, Salone Euromediterraneo dell'Innovazione Tecnologica, è un evento rivolto a imprenditori, manager, professionisti, funzionari della Pubblica Amministrazione e operatori ICT ma anche a studenti, curiosi e appassionati di nuove tecnologie.ICT sta per Infomation and Communication Technology che è appunto l'insieme delle tecnologie che consentono di elaborare e comunicare l'infomazione attraverso mezzi digitali. Ovviamente leggendo "ma anche a studenti, curiosi e appassionati di nuove tecnologie." mi si sono letteralmente illuminati gli occhi XD Diciamo che mi sono sentita chiamata in causa xD, qua si che c'è da emozionarsi! Ma passiamo avanti.. Il depliant continuava così:
Un'edizione rinnovata che punta alla qualificazione e all'inovazione, grazie anche alla presenza delle Associazioni e Ordini professionali e di categoria.
Una fiera, cinque aree espositive: Salute, Energia, Home & Building automation, Print & Creative e il progetto speciale Percorsi innovativi.*_* mi aveva già convinta a "un'edizione rinnovata" xD Ovviamente non posso mancare.. Poi a Catania una cosa del genere come posso perdermela?? Non sia mai! XD
Un programma denso di appuntamenti ed iniziative dedicate ai singoli target.
Un'occasione di incontro con i principali fornitori di soluzionitecnologie avanzate. Un'opportunità per le aziende di acquisire tecnologie, sempre più indispensabili per accrescere la propria cmpetività in un contesto di mercato come quello attuale.
Convegni, seminari e workshop fanno di Expobit un punto di incontro e scambio fra intelligenze locali e internazionali.
Expobit 2010 apre all'internazionalizzazione:L'ingresso di paga 5€, ed è alle Ciminiere dalle 10.00 am alle 8.00 pm.. Ci vale, ci vale! Ne ho sentito parlare di questa fiera da una mia amica, che mi raccontava di innovazioni tecnologiche anche in campo dell'intertainment! Io ci sarò sicuramente! Almeno l'ho fatto promettere a mia madre che mi ci porta, a patto che trovo la compagnia! XD Vabbè quella si trovo.. o costringerò mia sorella o mio padre, due sono le cose XD Ovviamente all'interno della fiera non solo puoi ascoltare i convegni (che si terranno la mattina, ogni giorno un argomento differente), toccare con mano le nuove tecnologie, ma puoi anche acquistare i prodotti che vengono presentati! Un evento da non perdere assolutamente!
Un programma di incontri bilaterali tra gli operatori nazionali e delegazioni estere provenienti dal bacino mediterraneo: Giordania, Libia, Tunisia, Egitto, India, Malta.
Comunque s'è fatto tardi, e non posso stare qui a scrivere tutto il giorno! XD Quindi vi saluto, Dio vi benedica tutti e...
....ALLA PROSSIMA NEWS e/o flash mentale xD
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